mercoledì 7 marzo 2012

La Quinta Mafia - Marta Chiavari


Chi pensa che la mafia sia un fenomeno che solo marginalmente riesca a coinvolgere il nord commette un grave errore di valutazione: la malavita colpisce con più forza laddove si viene in contatto con grandi quantità di denaro, senza distinzioni geografiche. Immaginare un nord immune a questo tipo di influenze significa ignorare la costante presenza di un pericolo e sottovalutarne l'impatto sul territorio, significa chiudere gli occhi davanti alla realtà dei fatti, nell'illusione di vivere uno status di superiorità rispetto alle zone dove, forse, ma non è sempre detto, la presenza del crimine organizzato è più esibita.
Il nord di Milano, la capitale industriale d'Italia, del Veneto lavoratore, delle fabbriche torinesi e genovesi è in realtà il luogo dove vive e prolifica la cosiddetta “quinta mafia”, quella che raccoglie al suo interno cosa nostra, 'ndrangheta, camorra e sacra corona unita, che si spartiscono un territorio dai confini liquidi e indeterminati, ma che, certamente, influiscono pesantemente sull'economia e sulla politica locali.
E' proprio questo informe mostro policefalo a costituire l'oggetto del libro-inchiesta La quinta mafia, di Marta Chiavari, giornalista già autrice di interessanti video-inchieste su Exit (La7). Il volume, presentato sabato 3 marzo presso il Piccolo Coccia, è un inquietante resoconto dell'esistenza e dell'ottimo stato di salute di cui gode questa criminalità strisciante, che prende vita nell'hinterland milanese per poi diffondersi a  macchia d'olio in tutto il settentrione, coinvolgendo indistintamente imprenditori e camorristi, ingegneri e nuove leve dei clan calabresi, secondo modalità che vogliono la criminalità organizzata sempre più strettamente connessa a banche, politici, istituzioni.
La quinta mafia è edito da Ponte alle Grazie ed è disponibile in edizione cartacea a 14 Euro o in ebook a 9.99 Euro.

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