Varco il portone di
Palazzo Natta Isola e mi lascio alle spalle l’affollato pomeriggio
novarese. Salgo lentamente la scalinata impregnata di Storia; leggo
la targa in ottone che ricorda le parole pronunciate il 26 aprile
1945 da Piero Fornara “io, battezzato dall’acqua della cunetta
assumo oggi la carica di prefetto di Novara”; ed entro nel Salone
d’Onore.
Bambole e cartoline
romantiche accolgono i visitatori: forse siamo ritornati alla Belle
Epoque per un the o per un gran ballo..
Aleggia uno strano
pungente odore, avrebbe creato maggior atmosfera un lieve sentore di
“Violetta di Parma”.
Seguo il percorso, gentilmente indicatomi, ed osservo incuriosita e anche divertita le cartoline della collezione di Sandra Bazzano.
Seguo il percorso, gentilmente indicatomi, ed osservo incuriosita e anche divertita le cartoline della collezione di Sandra Bazzano.
L’ultima bacheca
contiene una piccola rassegna di “Saluti da Novara”, vedute
panoramiche di una città suggestiva.
Alcuni manichini,
collocati tra le vetrinette, vestono affascinanti abiti da sera o da
passeggio del primo ‘900.
Appartengono alla
collezione della padrona di casa, Caterina Lamanna Amelio, unitamente
ad un notevole numero di bambole antiche che raccontano la sua
passione “ per questi balocchi ormai desueti e tuttavia, proprio
per la loro assoluta inattualità, ancor più capaci di grande
fascinazione “.
L’ampio tavolo al
centro del salone è letteralmente ricoperto da bambole ed accessori,
fabbricati da noti artigiani di Francia, Germania e Italia.
Legno,
cartapesta,biscuit, panno lenci sono i materiali che nel tempo furono
usati per costruire il giocattolo più antico che sin dai tempi degli
Egizi costituì il tipico passatempo femminile, propedeutico alla
maternità e cura della prole.
Personalmente ho
apprezzato la rassegna da un punto di vista “storico-artigianale”
per la maestria necessaria alla riproduzione perfetta, in taglia XXS,
dell’abbigliamento adulto.
Sarà perché non ho mai
amato giocarci, sarà perché ero troppo curiosa di scoprire
l’origine del loro pianto, se le rivoltavo, e perciò le esaminavo
chirurgicamente.. fatto sta che ho conservato soltanto la mia bambola
Trudi dalle tre facce. Non piangeva davvero, quindi s’è salvata
dal mio infantile sadismo.
Vittoria Gorla
Rif.: Passione Bambola –
Caterina Lamanna- Italgrafica Novara
Prefettura di Novara,
Salone d’Onore.
Dal 17 al 25 marzo dalle
ore 15 alle 18,30.
Sabato 24 e Domenica 25
dalle ore 10 alle 18,30 in occasione delle Giornate FAI.
Nessun commento:
Posta un commento