giovedì 8 marzo 2012

Gustavo Zagrebelsky ricorda Oscar Luigi Scalfaro - Sala Borsa


A un anno dalla scomparsa, Gustavo Zagrebelsky, figura di spicco del diritto italiano, docente, presso la Facoltà di Giurisprudenza di Torino, collaboratore di diversi quotidiani nazionali nonchè presidente della Corte Costituzionale nel 2004, ricorda la figura del Presidente Oscar Luigi Scalfaro. L'incontro, tenutosi presso la Sala Borsa lunedì 5 marzo, ha visto la partecipazione della segretaria provinciale del PD Elena Ferrara, del sindaco Andrea Ballarè, di Gianfranco Morgano, segretario regionale del Partito Democratico e di Paolo Cattaneo, da sempre figura di spunto della politica novarese, nonchè nipote dell'Emerito Presidente Scalfaro.
«L'evento – ha affermato Ferrari – non vuole essere semplicemente un omaggio formale, ma bensì il ricordo di un grande novarese, che ha prima dedicato la sua vita alla fondazione dell'Italia repubblicana, per poi diventare un'icona della difesa della Costituzione».
Il segretario Morgano, in un successivo intervento, ha voluto sottolineare con forza l'importanza dell'iniziativa, sia in funzione di ricordo che di ripresa del percorso di chi ha svolto un ruolo importante nell'aver accompagnato la nascita e la formazione del Pd, pur rimandendo svincolato, dopo lo scioglimento della Democrazia Cristiana, da qualsiasi legame partitico.  «Di Scalfaro – ricorda Morgano – ricordo il nostro primo incontro, durante la campagna elettorale del 1992. Già allora si dimostrò disponibile e, anzi, aperto e entusiasta alla possibilità di collaborare con i giovani, caratteristica che ha saputo mantenere fino in fondo».

E' Paolo Cattaneo a ricordare invece la particolare passione politica del Presidente, sottolineando in particolar modo come, già in un libro del 1961 intitolato Conversazioni, avesse dato particolare rilievo alla necessità di una maggiore "coerenza politica". L'amore e l'interesse verso le nuove generazioni, inoltre, appare ancora più evidente nell'ultima parte della sua vita, quando, dopo la scadenza del mandato da Presidente della Repubblica, si dedicò a diffondere la conoscenza della Costituzione nelle scuole e nelle università. E' ormai diventata celebre la frase di chiusura di una delle sue ultime interviste, rilasciata a YouDem [web tv del Partito Democratico, N.d.R], in cui rivolse ai giovani un accorato appello a non arrendersi mai.
Il sindaco di Novara, Andrea Ballarè prima di lasciare la parola al vero e proprio ospite della serata, ha parlato di Scalfaro come di «un punto di riferimento indissolubile, un maestro condiviso».


Gustavo Zagrebelsky ha invece ricordato come la figura di Oscar Luigi Scalfaro fosse «superiore ai partiti, un punto di riferimento comune, un servitore della Costituzione rigoroso e intransigente, una figura forte che, in virtù della propria personalità, è stato discusso e amato». Zagrebelsky ha inoltre rievocato il loro primo incontro, avvenuto durante un'intervista rilasciata dall'allora Presidente Scalfaro alla rivista Micromega, colloquio avvenuto un anno prima della nomina a giudice della Corte Costituzionale.   

2 commenti:

  1. SCALFARO era la "chiave di volta" della CUPOLA TOGABANA il "crollo" porterà all'emergenza MACERIE TOGABANE "vabbuò"

    Cari amici,11.02.12: in senso figurato la "chiave di volta" rappresenta l'elemento centrale e portante di qualcosa, attorno al quale ruota un sistema, una dottrina, una scuola, nella fattispecie, una serie di "tragici" eventi, fucilazioni titine, fucilazioni alla schiena, attentati, atti terroristici, finanziamenti illeciti, sentenze monnezza, tso, iniezioni di risperdal_retard, caffè alla stricnina, peperoncini chirurgici.... Oscar Luigi SCALFARO da Neveri, l"io non ci sto", era la CHIAVE DI VOLTA della CUPOLA TOGABANA.

    Il chirurgico "peperoncino" di Gianna Rosa Marianna, ha posto "fine" alla CUPOLA TOGABANA, gli effetti, son già visibili, dalle contestate e di facciata commemorazioni, al funerale al peperoncino, niente Duomo, niente Vaticano, ma Trastevere, sulla bara non c'era il Tricolore, ma un bouquet di peperoncini rossi, nessun lutto nazionale, nessuna bandiera a mezz'asta, tutti a scuola!!!

    Morto il "papì" non se ne farà un altro!!! Borrelli il "compagno di merende" non sapevo gli piacessero anche i peperoncini, in accordo con la più "papabile" Boccassini, si son subito defilati, niente funerali, ne fiori, n'anca un opera di bene.... mi aspettavo di esser "graziato"; Napoleone che gioca d'anticipo, è stato preceduto da Flick e da Gabriele Paolini, il "potere forte" ha per primo trattato l'acquisto, per conto del Vaticano, della mole degli scottanti documenti, il "potere debole" lo ha anticipato, per farsi vedere, per primo, in TV, sotto casa del "morto"!!! l'irriducibile_comunista, stavolta è stato doppiamente bidonato, complice la trasparenza delle TV in diretta!!! Caselli&Fassino, che han fatto il bis, son andati ad entrambi i funerali, "avvoltoi" andati a spese del Ministero e del Comune.... e io.... pago!!!

    un abbraccio emerito indignato jo Giorgio Dini Ciacci Milano gio2opg@gmail.com

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    1. Caro Giorgio, la nostra non voleva minimamente essere un elogio o una critica all'operato del defunto presidente Scalfaro.
      Ci siamo limitati a riportare un evento della nostra città di cui il presidente era cittadino.
      buona giornata.

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