mercoledì 28 marzo 2012

XX giornata di primavera del FAI


Sabato 25 e domenica 26 marzo porte aperte sulla storia di Novara: in occasione della XX giornata di primavera del FAI, il Fondo Ambiente Italiano, i volontari dell'associazione hanno contribuito a mantenere aperti e ad organizzare visite guidate ad alcuni degli edifici-simbolo di Novara, tra cui la Basilica e la Cupola di San Gaudenzio, Casa Bossi, il Duomo, l'Ospedale Maggiore e Palazzo Avogadro.

La Riseria - Mostra di Fotografia Fotobox

Questo è il primo articolo di una collaborazione tra Novaresi a Novara e Alessandro Binotti, responsabile del centro culturale "La Riseria" a Novara. Siamo contenti di iniziare questo spazio come scambio di idee ed informazioni con un luogo del Novarese che da anni si muove sul territorio. Ci auguriamo di collaborare a lungo con Alessandro, come ci auguriamo di trovare qualche nuovo collaboratore. Per qualsiasi informazione e proposta potete contattarci all'indirizzo novaresianovara@gmail.com


Si è conclusa domenica 25 marzo l’attesa mostra di fotografia e videoprogrammi FOTOBOX promossa, con cadenza biennale, dal centro La Riseria di via Conti di Biandrate.
Numerosi anche in questa sesta edizione, gli appassionati di fotografia che non hanno voluto mancare all’importante appuntamento che pone al centro dell’attenzione un mezzo espressivo sempre più presente nella nostra società e sempre più amato dalle giovani generazioni.

giovedì 22 marzo 2012

CONTROCORRENTE (Bambole e cartoline romantiche)



Varco il portone di Palazzo Natta Isola e mi lascio alle spalle l’affollato pomeriggio novarese. Salgo lentamente la scalinata impregnata di Storia; leggo la targa in ottone che ricorda le parole pronunciate il 26 aprile 1945 da Piero Fornara “io, battezzato dall’acqua della cunetta assumo oggi la carica di prefetto di Novara”; ed entro nel Salone d’Onore.
Bambole e cartoline romantiche accolgono i visitatori: forse siamo ritornati alla Belle Epoque per un the o per un gran ballo..
Aleggia uno strano pungente odore, avrebbe creato maggior atmosfera un lieve sentore di “Violetta di Parma”.

mercoledì 21 marzo 2012

Sveva Casati Modignani presenta "Un amore di marito"


Si è svolto domenica 18 marzo presso il Piccolo Coccia l’incontro dei lettori con la scrittrice Sveva Casati Modignani, in occasione della presentazione del suo ultimo romanzo “Un amore di marito”, edito da Sperling e Kupfer. L’appuntamento, che ha visto la partecipazione di Erica Bertinotti, giornalista di Novara Oggi, si è trasformato in un’occasione di dibattito sul tema della scrittura, sulle modalità con cui un autore affronta la stesura del racconto, sul suo rapporto coi personaggi, nonché su i ruoli dell’uomo e della donna all’interno della coppia, laddove, talvolta, la conflittualità, il sospetto e il tradimento lasciano spazio a figure di sincera onestà e rispetto, pur all’interno del complicato gioco di rapporti che si instaura tra due coniugi.

domenica 18 marzo 2012

Vincent Van Gogh - Un grande fuoco nel cuore


 Un uomo corre in una campagna assolata, ha con sé tele da pittore ed un cavalletto ripiegato. Cerca qualcosa o qualcuno. Ecco, ha trovato. Un cappello contadino di paglia protegge il Pittore che risponde appena alle domande e si allontana, scontroso.
E’ una breve sequenza del corto di Akira Kurosawa, dal titolo “Corvi”, che sta scorrendo sul maxischermo montato nel Palazzo dei Vescovi nella Sala, una volta, chiamata “della Maddalena” (ora l’affresco è collocato all’ingresso) in attesa che il numerosissimo pubblico si accomodi per l’incontro con Roberto Filippetti, docente di lettere a Venezia e di iconologia e iconografia cristiana all’Università Europea di Roma.
Corvi, cappello di paglia, campagna assolata conducono ad un unico “tesoro”: Vincent Van Gogh.
Il 16 marzo il Progetto Passio ha presentato alla cittadinanza i 15 doppi pannelli di grandi dimensioni, che supportano le riproduzioni  di alcune famosissime opere dell’Artista olandese, collocati all’interno dello scenografico Palazzo Vescovile  (che merita di suo una visita).

venerdì 16 marzo 2012

Marina Terragni presenta "Un gioco da Ragazze" al Piccolo Coccia


All'interno della rassegna Voci di Donna, è stato presentato sabato 10 marzo l'ultimo libro di Marina Terragni, giornalista e blogger di fama nazionale, da sempre impegnata a dare voce all'universo femminile. "Un gioco da ragazze", questo il titolo del libro, è un saggio di denuncia contro un modello, quello patriarcale fondato sulla figura dell'uomo, sia in quanto autoritario pater familias che come artefice unico della politica e dell'economia del Paese. L'autrice, intervistata dalla giornalista Barbara Bozzola, prendendo le mosse da un commento sulla recente ondata di violenza domestica nei confronti delle donne, ha sottolineato la necessità di una maggiore presenza del sesso femminile all'interno della vita pubblica italiana, così come di un'indispensabile raggiungimento dell'indipendenza dal nucleo famigliare, al cui focolare il genere femminile è stato da sempre legato.

giovedì 15 marzo 2012

Frammenti DiVisioni: mostra fotografica alla Barriera Albertina


Sabato 10 marzo si è aperta presso la Barriera Albertina la mostra fotografica Frammenti DiVisioni Femminili, esposizione organizzata dall'associazione culturale Nexus che ha dato la possibilità a due giovani ma già affermate fotografe novaresi di esporre i propri lavori: Diana Debord e Marta Colli, pur avendo un'impostazione profondamente diversa nell'approccio allo scatto, hanno dato vita  a un interessante contrasto di onirico e materiale, giocato sullopposizione tra un ritratto fotografico profondamente irreale e una vera e propria installazione che prevede l'interazione col pubblico.





Marta Colli, che vive e lavora a Londra occupandosi di fotografia di moda e stilllife, presenta un lavoro intitolato Site Specific, in cui due ritratti di modelle, uniti tra di loro da un nastro rosso, sono circondati da piccole riproduzioni di scatti di vita londinese: immagini catturate per strada, oggetti comuni e volti che il pubblico, in particolar modo femminile, è invitato a sostituire con proprie fotografie.

Diana Debord espone invece alcuni lavori dagli Ophelia's Dreams, una serie di autoritratti ispirati alla figura del teatro shakespeariano in cui l'acqua costituisce, oltre alla figura femminile, l'elemento principe della composizione. La sensazione che se ne ricava è quella di un universo sospeso tra realtà e immaginazione,  dove il sogno permea fortemente l'ambiente, così come l'eterea figura di Diana/Ofelia.

giovedì 8 marzo 2012

Gustavo Zagrebelsky ricorda Oscar Luigi Scalfaro - Sala Borsa


A un anno dalla scomparsa, Gustavo Zagrebelsky, figura di spicco del diritto italiano, docente, presso la Facoltà di Giurisprudenza di Torino, collaboratore di diversi quotidiani nazionali nonchè presidente della Corte Costituzionale nel 2004, ricorda la figura del Presidente Oscar Luigi Scalfaro. L'incontro, tenutosi presso la Sala Borsa lunedì 5 marzo, ha visto la partecipazione della segretaria provinciale del PD Elena Ferrara, del sindaco Andrea Ballarè, di Gianfranco Morgano, segretario regionale del Partito Democratico e di Paolo Cattaneo, da sempre figura di spunto della politica novarese, nonchè nipote dell'Emerito Presidente Scalfaro.
«L'evento – ha affermato Ferrari – non vuole essere semplicemente un omaggio formale, ma bensì il ricordo di un grande novarese, che ha prima dedicato la sua vita alla fondazione dell'Italia repubblicana, per poi diventare un'icona della difesa della Costituzione».
Il segretario Morgano, in un successivo intervento, ha voluto sottolineare con forza l'importanza dell'iniziativa, sia in funzione di ricordo che di ripresa del percorso di chi ha svolto un ruolo importante nell'aver accompagnato la nascita e la formazione del Pd, pur rimandendo svincolato, dopo lo scioglimento della Democrazia Cristiana, da qualsiasi legame partitico.  «Di Scalfaro – ricorda Morgano – ricordo il nostro primo incontro, durante la campagna elettorale del 1992. Già allora si dimostrò disponibile e, anzi, aperto e entusiasta alla possibilità di collaborare con i giovani, caratteristica che ha saputo mantenere fino in fondo».

E' Paolo Cattaneo a ricordare invece la particolare passione politica del Presidente, sottolineando in particolar modo come, già in un libro del 1961 intitolato Conversazioni, avesse dato particolare rilievo alla necessità di una maggiore "coerenza politica". L'amore e l'interesse verso le nuove generazioni, inoltre, appare ancora più evidente nell'ultima parte della sua vita, quando, dopo la scadenza del mandato da Presidente della Repubblica, si dedicò a diffondere la conoscenza della Costituzione nelle scuole e nelle università. E' ormai diventata celebre la frase di chiusura di una delle sue ultime interviste, rilasciata a YouDem [web tv del Partito Democratico, N.d.R], in cui rivolse ai giovani un accorato appello a non arrendersi mai.
Il sindaco di Novara, Andrea Ballarè prima di lasciare la parola al vero e proprio ospite della serata, ha parlato di Scalfaro come di «un punto di riferimento indissolubile, un maestro condiviso».


Gustavo Zagrebelsky ha invece ricordato come la figura di Oscar Luigi Scalfaro fosse «superiore ai partiti, un punto di riferimento comune, un servitore della Costituzione rigoroso e intransigente, una figura forte che, in virtù della propria personalità, è stato discusso e amato». Zagrebelsky ha inoltre rievocato il loro primo incontro, avvenuto durante un'intervista rilasciata dall'allora Presidente Scalfaro alla rivista Micromega, colloquio avvenuto un anno prima della nomina a giudice della Corte Costituzionale.   

mercoledì 7 marzo 2012

La Quinta Mafia - Marta Chiavari


Chi pensa che la mafia sia un fenomeno che solo marginalmente riesca a coinvolgere il nord commette un grave errore di valutazione: la malavita colpisce con più forza laddove si viene in contatto con grandi quantità di denaro, senza distinzioni geografiche. Immaginare un nord immune a questo tipo di influenze significa ignorare la costante presenza di un pericolo e sottovalutarne l'impatto sul territorio, significa chiudere gli occhi davanti alla realtà dei fatti, nell'illusione di vivere uno status di superiorità rispetto alle zone dove, forse, ma non è sempre detto, la presenza del crimine organizzato è più esibita.
Il nord di Milano, la capitale industriale d'Italia, del Veneto lavoratore, delle fabbriche torinesi e genovesi è in realtà il luogo dove vive e prolifica la cosiddetta “quinta mafia”, quella che raccoglie al suo interno cosa nostra, 'ndrangheta, camorra e sacra corona unita, che si spartiscono un territorio dai confini liquidi e indeterminati, ma che, certamente, influiscono pesantemente sull'economia e sulla politica locali.
E' proprio questo informe mostro policefalo a costituire l'oggetto del libro-inchiesta La quinta mafia, di Marta Chiavari, giornalista già autrice di interessanti video-inchieste su Exit (La7). Il volume, presentato sabato 3 marzo presso il Piccolo Coccia, è un inquietante resoconto dell'esistenza e dell'ottimo stato di salute di cui gode questa criminalità strisciante, che prende vita nell'hinterland milanese per poi diffondersi a  macchia d'olio in tutto il settentrione, coinvolgendo indistintamente imprenditori e camorristi, ingegneri e nuove leve dei clan calabresi, secondo modalità che vogliono la criminalità organizzata sempre più strettamente connessa a banche, politici, istituzioni.
La quinta mafia è edito da Ponte alle Grazie ed è disponibile in edizione cartacea a 14 Euro o in ebook a 9.99 Euro.

lunedì 5 marzo 2012

Ringhiere al Curry


Di seguito il primo post firmato da un'autrice esterna alla Redazione di Novaresi a Novara, una collaborazione con Vittoria Gorla e con altri autori che pensiamo sia interessante per questo blog. Se anche tu pensi di poter dare il tuo contributo contattaci!


In un giorno di targhe alterne cammino dall’estrema periferia sud-est verso il centro. Il pomeriggio è libero da nubi e lo sguardo si alza verso i piani delle case. Superato il canale Sella, alla mia sinistra si elevano i caseggiati del primo ‘900 le cui facciate sono nel complesso ben tenute. Mi sorprende la varietà dello stile dei balconi e ancor di più delle ringhiere.
Esse sono in ferro battuto, dai disegni ricercati eleganti ricchi di volute; altre ricordano il Liberty floreale; altre contornano movimentati balconcini; una è rigidamente delineata dalle palmette che richiamano l’antica cancellata, ora al Cimitero.
Mi accorgo di aver rallentato il passo in un tratto di strada abitato da negozi e profumi di cucina etnica e dentro di me sorrido. Penso a quelle ringhiere che per quasi un secolo hanno assorbito effluvi di paniscia e minestrone mentre ora si ritrovano ad essere avvolte da odori speziati che evocano civiltà lontane. Compaiono ai balconi gli antichi inquilini, si appoggiano alle balaustre ed annusano curiosi; chi storce il naso, chi si chiude in casa, chi vorrebbe saperne di più e osa informarsi sugl’ingredienti che sanno sprigionare la novità. S’intrecciano dialoghi, si scoprono abitudini simili, si assaggiano sapori dolci o aggressivi.
Ci si conosce, insomma, attraverso il bisogno essenziale del cibo.
Le figurine ritagliate nella carta nera dell’immaginario si mescolano con quelle vere ed attuali delle donne con il velo che tengono per mano i loro bambini sorridenti od imbronciati come i nostri. Incrocio sguardi di gazzella e avverto il profumo di sandalo che impedisce di dimenticare le origini lontane.
Intanto arrivo in centro.

Abitazioni signorili, palazzi nobiliari, ringhiere e cancelli dell’alto artigianato dei secoli passati del Novarese quando i fabbri ferrai, novelli Vulcano, lavoravano pensando alla bellezza e alla leggiadria che fuoco e martello avrebbero suscitato dal materiale grezzo.
Quali erano i nomi dei vecchi artigiani? Dov’erano le loro fucine?
Io ricordo nella mia infanzia il fabbro, nei pressi della chiesa della Bicocca: forgiava ferri per i cavalli e cerchioni per le ruote dei carretti. A me incuriosiva ed intimoriva quell’uomo bruciacchiato e coraggioso che maneggiava con destrezza il ferro incandescente battendolo sull’incudine e lanciando attorno scintille luccicanti.
Un’arte, quella del ferro battuto, dalle radici ataviche a Novara, se si controllano i cognomi di…ferrea derivazione che occupano pagine e pagine di quelle “Bianche”.

Vittoria Gorla
Le immagini sono prese dal libro "Vegia Nuara",  storico libro di Novara scritto da Stefano Gorla, padre dell'autrice

domenica 4 marzo 2012

I campionati nazionali di Kendo al Dal Lago


Il kendo, ovvero il “cammino della spada”: un'antica arte marziale proveniente dal lontano oriente, fatta di complessi rituali e dura disciplina fisica e mentale, sceglie come palcoscenico per i campionati nazionali il palazzetto Dal Lago di viale Kennedy, in attesa del grande evento di maggio del mondiale, che si svolgerà allo Sporting Village.

Sono decine gli atleti italiani che, indossato il bogu, l'armatura rituale, e impugnato lo shinai, ovvero la spada di bambù che ha sostituito l'affilata katana (la tipica spada giapponese), si sono sfidati sui tre dojo allestiti sul parquet della palestra sabato 3 e domenica 4 marzo.

Il kendo è uno sport complesso, fatto di agonismo e di armonia: gli atleti, i kendoka, si sfidano su un campo quadrato, osservati da tre giudici, i quali hanno il compito non solo di controllare l'assegnazione del punto (ippon), ma anche di verificare che i due contendenti seguano la filosofia ki-ken-tai-icchi. Mente, spada e corpo devono essere un tutt'uno: il punto viene assegnato solo se viene espresso anche ki, lo spirito, sotto la forma del grido che prende il nome di kiai

Lo sport è affascinante tanto quanto articolato: non è facile, da profani, comprendere appieno il cammino degli atleti impegnati nella competizione, fatto di sacrifici e di un percorso spirituale che impegna corpo e mente. Ci limitiamo in questa sede a segnalare agli interessati allo sport i corsi che si tengono presso il palazzetto di viale Kennedy ad opera del maestro Gianfranco Leonardi, contattabile tramite l'indirizzo kenyukai.novara@infinito.it. Speriamo a maggio di potervi dare nuove notizie e informazioni su questa disciplina, in concomitanza con lo svolgimento dei campionati mondiali.