
Casa Bossi costituisce il più fulgido esempio di come l’incuria e un crescente disinteresse abbiano portato un simbolo della città ad essere abbandonato ed, infine, dimenticato dai novaresi. La villa, modificata ed ampliata da Alessandro Antonelli sulla base di un edificio preesistente, è stata abitata nel corso dell’ultimo secolo da importanti esponenti della nobiltà locale e, in seguito, della vita pubblica cittadina, come il poeta futurista Ignazio Scurto e la moglie pittrice Olga Biglieri o, in seguito, lo scrittore Sebastiano Vassalli.
Tuttavia chi oggi si trovi a passeggiare lungo il Baluardo Quintino Sella in direzione di via Pier Lombardo e, quindi, verso la Basilica, non si troverà che al cospetto del pallido spettro di quella che fu la sontuosità e bellezza originaria dell’edificio, peraltro concepito, durante le sue innumerevoli ristrutturazioni, con tecniche assolutamente all’avanguardia in campo architettonico.
Tuttavia chi oggi si trovi a passeggiare lungo il Baluardo Quintino Sella in direzione di via Pier Lombardo e, quindi, verso la Basilica, non si troverà che al cospetto del pallido spettro di quella che fu la sontuosità e bellezza originaria dell’edificio, peraltro concepito, durante le sue innumerevoli ristrutturazioni, con tecniche assolutamente all’avanguardia in campo architettonico.

Il Comitato d’Amore Casa Bossi è un’associazione senza fini di lucro, che, d’intesa con l’Amministrazione Comunale, si è assunto l’onere di promuovere, attraverso la sottoscrizione all’associazione e la raccolta di fondi, l’opera di restauro e mantenimento dell’edificio antonelliano. E’ proprio grazie all’impegno di quest’appassionata schiera di volontari che Casa Bossi si è classificata nel 2010 al secondo posto tra i “Luoghi del Cuore” del Fondo Ambiente Italiano, censimento che raccoglie le segnalazioni dei siti storici e naturalistici che maggiormente necessitano di essere riscoperti e valorizzati.
Per entrare in contatto con il comitato il sito di riferimento è www.casabossinovara.it, dove è possibile ottenere maggiori informazioni sulle forme di donazione o sulle quote d’associazione, oppure è possibile ricevere gli ultimi aggiornamenti attraverso la pagina Facebook omonima.
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