venerdì 11 maggio 2012

Tetralogia della polvere, l'installazione ambientale presso Casa Bossi


E' emozionante potersi addentrare in ogni corridoio buio e polveroso di casa Bossi, poter scoprire angoli e scorci dalle finestre da tempo dimenticate e ormai fatiscenti. Come calarsi nei panni dei primi inquilini, girare solitari per corridoi e stanze come se si fosse di casa. Poter fare un'esperienza da vero esploratore in un tempo in cui tutto sembra essere già stato scoperto e superato prima ancora di diventare vecchio. Il tutto a pochi passi dal centro storico della propria città. Un'esperienza unica per i cittadini novaresi, che saranno accompagnati nel tuor dalle installazioni dell'artista, spesso enigmatiche ed emozionanti per il loro essere così ben contestualizzati nella cornice creata dalle stesse condizioni dell'edificio. Si respira l'aria dell'arte, l'aria della biblioteca, dei libri di Vassalli, del benessere e della povertà. L'aria intrisa di polvere, gli angoscianti rumori dei pavimenti e ogni piccolo scricchiolio creato dal vento rendono quest'occasione di "espolorazione urbana" indimenticabile e sorprendente.
d.p.

Riportiamo qui sotto il testo fornito dall'artista GIAN MARIA TOSATTI.



Uno splendido edificio antonelliano abbandonato per oltre trent'anni. Una storia dimenticata trasformata in polvere.

Questo è lo scenario in cui si ambienta la mostra Tetralogia della polvere di Gian Maria Tosatti, realizzata in co-produzione dal Comitato d'Amore di Casa Bossi e dall'Associazione Culturale Rest-Art, in collaborazione con La Rete Art Project e con il patrocinio del Comune di Novara. Dal 23 aprile Casa Bossi a Novara diventa teatro di una interessante opera d'arte ambientale, in cui l'artista offre una sapiente lettura dello spazio monumentale e delle sue testimonianze nascoste.
Il vuoto primordiale dell'edificio (5000 metri quadri disposti su sette livelli) è al centro dell'indagine artistica di Gian Maria Tosatti.

Come i libri lasciati accanto alle finestre - che lentamente scolorano fino a scomparire - Casa Bossi si è consumata nei suoi interni continuamente trafitti dalla luce fino a rimanere vuota, scarnificata. Sono spariti dapprima i corpi, poi gli arredi in legno a seguire quelli in metallo, restano solo pochissime tracce, nascoste negli angoli più bui, come i vecchi termosifoni in ghisa, staccati dai muri e quasi rifugiatisi al buio per non svanire, o come i mobili scheletrificati.


L'intervento dunque si concentra nell'esaltare queste dinamiche della sparizione. Tetralogia della polvere è un grande disegno sul pavimento, realizzato da Tosatti rimuovendo dai fasci di luce che attraversano la casa gli strati di polvere accumulatisi negli anni di abbandono.

La trama che emerge è un gioco di chiaroscuri fatti con la polvere che si dirada nei punti più illuminati e s'infittisce in molteplici gradazioni nelle zone d'ombra.
Da questo ordito di base si sviluppano le quattro parti dell'intervento, ognuna delle quali segue il percorso delle quattro differenti scale dell'edificio. La scala nobiliare, quella della servitù, quella degli inquilini e poi quella di servizio sono accessi a mondi differenti fra lor, tutti però raccolti nell'unico involucro di pietra.
L'intervento minimale dell'artista conduce dunque a poter isolare una serie di particolari mimetici propri di un ambiente che, isolato dal resto del mondo, ha nel tempo ricreato ogni cosa al suo interno. Sul terrazzo sovrastante il cortiletto all'ingresso, ad esempio, dove c'era una vecchia edera, ormai secca, la vernice degli infissi è andata "sfogliandosi" finendo per riprodurre l'immagine di un verde rampicante; n un grande appartamento dove l'intonaco si stacca in piccoli e leggeri frammenti, simili ad ali di falene, si seguirà l'evoluzione di questi segni fino a un'ultima trasformazione che li vedrà diventare vere e proprie farfalle.

Testo e fotografie gentilmente concessi dall'ufficio stampa dell'artista

2 commenti:

  1. Per visionare la Tetralogia della Polvere di Gian Maria Tosatti la prenotazione va effettuata presso l’Agenzia per il Turismo (tel. 0321394059 info@turismonovara.it ) la mostra è aperta da mercoledì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00, sabato e domenica, dalle 11.00 alle 19.00.
    Fino al 3 Giugno

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